Emanuele Stracchi – IL CONTEMPORANEO e GERSHWIN

Il recital pianistico è incentrato sul contemporaneo e le sue diverse declinazioni: il minimalismo di Arvo Pärt si contrappone all’ultima fase compositiva di György Ligeti; l’Avanguardia di Luciano Berio viene confrontata con il linguaggio jazzistico prima e dopo il Secondo Novecento.

A. Pärt, Sonatine n.1, Op. 1 (1958-59)
1. Allegro, Larghetto, Allegro

G. Ligeti, Études pour Piano, Terzo Libro (2001)
1. White on White – 2. Pour Irina – 3. A bout de souffle – 4. Canon

A. Pärt, Für Alina (1976)

E. Stracchi, Long Island.
Paesaggi al pianoforte (2021)

L. Berio, Rounds (1967)

G. Gershwin, Rhapsody in Blue (1924)

Emanuele Stracchi, musicista poliedrico, è pianista, compositore e direttore. Laureato con lode in Pianoforte, in Composizione, in Composizione Musica Applicata e anche in Scienze Filosofiche, ha studiato presso il “Briccialdi” di Terni, il Conservatorio “S.Cecilia” di Roma e l’Università Roma Tre; si è perfezionato alla Chigiana di Siena e presso l’Accademia di Pinerolo. Specializzato nel repertorio contemporaneo e interessato anche alla musica antica, all’improvvisazione e ai nuovi linguaggi, ha vinto numerosi concorsi internazionali in veste di pianista tra cui il Premio Novecento al “Luigi Nono” di Venaria Reale – Torino, Premio “Città di Rieti” al Concorso di Musica Contemporanea del “Reate Festival”, Primo Premio a Stresa, IMC di Kyoto e al Gran Prize Virtuoso di Vienna e Bonn. I suoi brani sono stati incisi ed eseguiti presso importanti enti come l’ICBSA e la IUC di Roma; ha pubblicato partiture per Edizioni Romana Musica, compreso il trattato “Elementi di Teoria e Tecnica dell’Armonia”; autore di numerose colonne sonore, ha collaborato con la Polizia di Stato, CinemArt/Istituto Luce-Cinecittà, il Ministero della Cultura.